Carissimi tutti,
per portarvi gli auguri in questo tempo di Pasqua inquieto e sospeso ho scelto due immagini.
La prima, un quadro capolavoro, denuncia di storiche, insensate crudeltà, dalle tinte buie e livide della morte.
La seconda un'immagine di vita. Un'idilliaca visione ispirata dai versi di At-Taliq in cui gli elementi della natura si trasfondono in sembianze amate e diventano un tutt'uno di luce e di colore.
Al alba, el agua del jardín se mezcló
con su nombre, más penetrante que
todo perfume.
El azahar es su sonrisa; el céfiro
su aliento; la rosa perlada de rocío,
su mejilla.
Por eso amo los jardines: porque
siempre me traen al recuerdo la
que adoro.
At Taliq (963-1009)
La morte e il rifiorire.
Che la mia scelta e il mio pensiero siano di buon auspicio.